Riti
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Introduzione
Tramite il menù Stato Civile -> Tabelle -> Riti si fornisce accesso alla tabella che permette di gestire tutti i riti di matrimonio.
Con questa funzione è possibile consultare gli attuali riti presenti in archivio, inserirne di nuovi, cessarne o eliminarli definitivamente.
Di default su Sicraweb EVO sono pre-impostati le seguenti tipologie di riti di matrimonio:
- Civile
- Concordatario
- Chiese rappresentate della Tavola Valdese
- Unione Italiana delle Chiese Avventiste Del 7° Giorno
- Assemblee di Dio in Italia
- Unione comunità Ebraiche Italiane
- Congregazione Cristiana Dei Testimoni Di Geova
- Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia
- Chiesa Evangelica Luterana in Italia
- Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed Esacrato per l'Europa Meridionale
- Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni
- Chiesa Apostolica in Italia
Creazione nuovo rito
L'inserimento di un nuovo elemento in archivio può essere svolto accedendo al menù Stato Civile -> Tabelle -> Riti e cliccando sul pulsante : sarà possibile così riempire la maschera di compilazione dati:
- Descrizione: identifica il rito (ad esempio "Civile").
- Qualità ministro (obbligatorio): viene utilizzata per l'intestazione della comunicazione da inviare a chi ha celebrato il matrimonio (es.: "Al Parroco", "Al Ministro di Culto", etc.)
- Qualità ministro punto 2: quanto inserito viene concatenato al nome, al punto (2) degli atti di matrimonio, per gli atti in parte 2 serie A e in parte 2 serie B.
- Rito punto 5: inserire il rito che verrà riportato al punto (5) degli atti di Matrimonio in parte 2 serie A e in parte 2 serie B.
- Qualità ministro punto 10A: descrive la qualità, a cui è concatenato il nome del Ministro di Culto, che verrà utilizzata al punto (10) per gli atti di Matrimonio parte 2 serie A e Trascrizioni.
- Qualità ministro punto 10B: al contrario della precedente, questa descrizione è concatenata al nome del Ministro di Culto, al punto (10) per gli atti di Matrimonio parte 2 serie A e Trascrizioni.
- Rito punto 14: inserire il rito da riportare al punto (14) a margine degli atti di matrimonio in parte 2 serie A e in parte 2 serie B.
- Legge: identifica la normativa che stabilisce la validità civile del matrimonio, da citare nel nulla osta, autorizzazione o certificato di avvenuta pubblicazione al Ministro di Culto.
- Don: titolo da anteporre al Ministro di Culto al punto (2) e al punto (10) degli atti di matrimonio in parte 2 serie A e in parte 2 serie B.
- Tipo certificazione (obbligatorio): specificare il tipo di certificato di avvenuta pubblicazione da emettere, scegliendo tra:
- Certificato per civile
- Certificato per concordatario
- Autorizzazione
- Nulla Osta
- Lettura Art. C.C. (obbligatorio): identifica se la lettura degli artt. 143, 144, 147 del Codice Civile (diritti e doveri dei coniugi) avviene in sede di Pubblicazione o di Certificazione.
- Chiesa obbligatoria: se attivo, rende obbligatorio l'inserimento della chiesa in fase di redazione dell'atto di matrimonio.
- Cessato: permette, se attivo, di indicare la cessazione del rito. Un rito cessato non sarà più associabile alla redazione di nuovi atti di matrimonio.
Terminato l'inserimento delle informazioni note, procedere al salvataggio con il tasto .
Ricerca e modifica di un rito
Accedendo alla voce di menù Stato Civile -> Tabelle -> Riti e operando sul tasto , verranno elencati tutti i riti di matrimonio archiviati nell'applicativo.
Selezionando la riga interessata, viene popolata la maschera di dettaglio sulla destra e sarà possibile effettuare modifiche e salvarle con il tasto .
Cessazione o eliminazione di un rito
Per cessare un rito è sufficiente selezionare la riga desiderata nell'elenco, attivare il flag Cessato nella relativa maschera di dettaglio e salvare col tasto .
Se invece si desidera eliminare del tutto dall'archivio un rito, è sufficiente cliccare sul pulsante e confermare.
ATTENZIONE A differenza della cessazione, che lascia una traccia storica, l'eliminazione non lascia alcuna traccia in archivio della presenza di questo rito ed è irreversibile; pertanto la funzione di eliminazione va usata con la massima cautela. |